Oggi è la festa degli alberi e sono arrivati al parco tanti nuovi alberi in questo strano bosco urbano fatto di alberi fieri come un leccio o sbarazzini come un fico, belli e forti come alcuni olivi o stortignaccoli e mal messi come alcuni agrumi.
Nell’ultima settimana sono arrivati tanti giovani e giovanissimi alberi che con un po’ di cure e di rispetto da parte di noi umani arriveranno a diventare degli alberi adulti.
Oggi festeggiamo gli alberi e tutti noi che ostinatamente continuiamo a piantare e prenderci cura di loro.
Ma oggi va festeggiato anche l’esempio di resilienza e di caparbia volontà di sopravvivere del mimoso che non molla.
Atterrato a causa di una malattia fungina alcuni anni fa non ha mai smesso di vegetare e fiorire.
Ora il suo collegamento tra apparato radicale e tronco è ridotto ad un unico cordone radicale rimasto intatto, ma questo non gli impedisce di continuare a crescere e fiorire.
Ancora una volta la natura ci da una lezione preziosa: anche se a terra si deve sempre immaginare e provare a fiorire.