La quercia del partigiano
Nel Parco Garbatella1
La quercia del partigiano
Nato a Mestre (Venezia) il 23 giugno 1926, scomparso a Roma il 15 febbraio 2016. Partigiano, giornalista e dirigente della FGCI (l’organizzazione dei giovani comunisti del PCI) e dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (ANPI). E’ stato un giovanissimo partigiano della Brigata Garibaldi “Erminio Ferretto”, nome di battaglia “Bocia”.
Dopo la Liberazione è stato militante e poi dirigente della FGCI del Veneto, fino a diventarne segretario provinciale nel 1950 e regionale nel 1954, membro del comitato centrale e della direzione della FGCI nazionale con Enrico Berlinguer. Nel 1956 una posizione non ortodossa sull’invasione sovietica dell’Ungheria condiziona la sua carriera politica. La sua militanza nel PCI veneziano prosegue comunque fino ai primi anni ’60: è membro della Commissione Tributi municipale di Venezia e Consigliere comunale ad Eraclea.
Si trasferisce a Roma nel 1962, per lavorare alla Direzione Nazionale del PCI, occupandosi dei rapporti culturali con la Polonia, prima, e con la Cecoslovacchia poi. Capo redattore della rivista culturale “Conoscersi”, collabora fin dalla fondazione con “Patria indipendente”, la rivista dell’ANPI.
Il trasferimento a Roma non attenua né il legame indelebile con la lotta partigiana e i compagni caduti, né le esperienze politiche maturate.
Comincia per Primo De Lazzari un’attività di ricerca storiografica che si affianca al lavoro sui rapporti culturali con l’Europa dell’Est e che si concretizza in articoli, saggi e pubblicazioni sulla guerra di Liberazione in Italia e all’estero, in contributi a convegni di argomento resistenziale e costituzionale. Il racconto e la riflessione sulla condizione giovanile in tempo di guerra nasce dall’esperienza personale, origina dalla volontà di restituire e razionalizzare un percorso compiuto da molti giovani, uomini e donne. Il contributo offerto è importante e affronta diversi aspetti.
Innanzitutto nella Storia del Fronte della Gioventù, l’organizzazione unitaria che raccoglieva i giovani di tutti i partiti antifascisti, nata alla fine del 1943. Il Fronte della Gioventù per l’indipendenza nazionale e la libertà origina dal fallimento della cultura fascista del “Credere, obbedire, combattere” e dalla disillusione di una guerra rappresentata farsescamente dal regime come espressione di una supposta potenza nazionale e che venne vissuta, invece, come tragedia e strazio collettivo. Questo percorso è arricchito dall’approfondimento della figura di Eugenio Curiel, fondamentale ideologo e organizzatore del Fronte della Gioventù. Triestino, giovane professore di Fisica, antifascista e poi dirigente comunista, Curiel è stato tra i fondatori del Fronte, primo organizzatore e animatore dell’organizzazione unitaria antifascista. Il libro su Curiel esce nel 1981 con prefazione di Arrigo Boldrini, parlamentare e allora Presidente dell’ANPI.
Nel 1996 l’editore Mursia ristampa la “Storia del Fronte della Gioventù nella Resistenza” con prefazione di Gillo Pontecorvo, regista affermato, anch’egli giovane protagonista della lotta partigiana.
La Resistenza nell’Est Europa è uno degli argomenti poco conosciuti in Italia che Primo De Lazzari ha contribuito a far conoscere a un pubblico più numeroso. Durante i suoi incarichi di responsabile delle associazioni culturali tra Italia e Polonia, prima, e poi tra Italia e Cecoslovacchia, Primo rivolge la sua attenzione prioritaria ai fatti e ai protagonisti della Resistenza di quei Paesi, documentandosi meticolosamente in archivi e musei nazionali e raccogliendo notizie inedite.
Un altro argomento viene affrontato da Primo De Lazzari che questa volta indaga nel campo opposto, quello delle SS italiane, formazione nazifascista di cui poco o niente si sapeva, sottoposta direttamente all’autorità germanica e al suo capo supremo Hitler, impiegata nell’attività di delazione, nelle rappresaglie feroci e scontri antipartigiani dopo il 1943. Le SS italiane combattevano per la Germania, come dimostra il giuramento a Hitler riportato in una vastissima appendice di documenti e testimonianze. Emerge da questo studio rigoroso, uscito nel 2003, lo spaventoso insieme di disprezzo per la vita e di ferocia verso i nemici, che ha caratterizzato queste formazioni nell’Italia dopo l’otto settembre 1943.
Un altro angolo visuale del percorso del riscatto giovanile negli anni della guerra è quello dedicato alle pure e semplici testimonianze di vita dei diciassettenni entrati nel movimento partigiano. Nel libro dedicato ai “Ragazzi della Resistenza” sono rievocate molte figure di cui oggi si rischia di perdere il ricordo, ragazzi e ragazze che hanno spinto il carro dell’Italia fuori dal fosso in cui il fascismo lo aveva gettato. Dal libro scaturisce un concetto di patria alternativo a quello falso e roboante mussoliniano: patria è, invece, la propria terra povera e invasa, le madri, e i fratelli in pericolo, l’aspirazione a riscattarsi dalla miseria, a progredire. Difesa della patria significava azioni di coraggio e di altruismo valori oggi più che mai esemplari.
L’attività nelle scuole romane di testimone della Memoria corona l’attività di Primo, impostata sul dialogo aperto e critico con gli studenti e sulla documentazione accurata dei fatti e dei personaggi. Dal 2002 al 2015 i suoi fitti interventi nelle scuole a Roma e provincia, le visite guidate nel museo di via Tasso e alle Fosse Ardeatine hanno raggiunto centinaia di ragazzi e ragazze ed insegnanti che certamente ricordano le sue instancabili spiegazioni prive di retorica e dense di contenuto.
Dagli anni ‘60 fino alla sua scomparsa nel 2016, “Patria indipendente” il quindicinale dell’ANPI lo ha avuto come fedele redattore, responsabile di rubriche, articolista e recensore di numerosissimi libri sulla Resistenza e diversi sono stati i suoi contributi a manifestazioni, dibattiti, interviste e celebrazioni del 25 aprile e dell’8 settembre anche in tv.
Bibliografia essenziale
Storia del Fronte della Gioventù, Editori Riuniti, Roma, 1974.
La Resistenza cecoslovacca, Napoleone, Roma, 1977.
Eugenio Curiel, al confino e nella lotta di liberazione, prefazione di Arrigo Boldrini, Teti Editore, Milano, 1981.
Storia del Fronte della Gioventù, sec. ed., prefazione di Gillo Pontecorvo, Mursia Editore, Milano, 1996.
Le SS italiane, introduzione di Arrigo Boldrini, Teti Editore, Milano, 2002.
Ragazzi della Resistenza, prefazione di Massimo Rendina, Teti Editore, Milano, 2008.
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