Il Progetto “Adotta un orto urbano” che ha impegnato per due anni le sezioni E, F e G, è terminato. I bambini ora sono in IV elementare, e hanno deciso di tornare con aderendo alla una delle gite giornaliere proposte dal Circolo riguardante i giardini giapponesi.
L’esperienza degli “orti didattici” con il gruppo scuola del Circolo continua con le III elementari delle stesse sez E, F,G. Nuovi bambini e nuove insegnanti.
Alle 9 di mattina di giovedì 3 ottobre arrivano al Parco Garbatella allegri e puntualissimi i bambini della III F con le loro insegnanti. Sono accolti agli orti urbani con applausi, gioia e sorrisi da Renata, Anna Maria, Rossana, Maurizio, Paola S., Manuela e Peppe.
E’ la prima lezione del corso di orticultura con la classe III E, la giornata è serena e l’aria è calda: Tutto è stato organizzato: il terreno dell’orto è stato appena sistemato, grazie all’intervento determinante dei giovani americani del progetto Arcadia dell’Università di Roma 3, e il programma del giorno è stato definito.
Si comincia con i bambini tutti in cerchio. Le insegnanti, visibilmente contente, partecipano attivamente.
Il tema di oggi è il suolo: Anna Maria, Renata fanno delle domande, i bambini rispondono. Si rincalzano le risposte con altre domande in modo da suscitare curiosità ed interesse.
“Terra morta”: osservate il suolo, si calpesta per camminare, non cresce nulla…, perché?
“Terra viva”…che cosa significa? E’ coperta di piante E poi? dentro la terra che cosa c’è che fa crescere le piante? e così continuando fino ad individuare tutti gli elementi necessari per la vita.
Si passa all’osservazione del luogo: I bambini divisi in gruppi sono condotti a visitare gli orti, il frutteto e tutte le sue meraviglie: apiario, compostiera, angolo delle erbe odorose, orti sospesi casotto degli attrezzi, vivaio, semenzaio ecc.
Finalmente al lavoro, a rotazione tutti fanno le stesse attività e le insegnanti partecipano anch’esse a dirigere il lavoro dei bambini.
-eliminazione delle erbe infestanti: muniti di guanti i bambini entrano in rapporto fisico con la terra e così vedono le radici e cominciano a distinguerle nelle loro varietà, incontrano lumache, formiche, lombrichi, trovano semi di lupini che hanno germinato (che saranno poi ripiantati tutti insieme da un’altra parte).
– protezione dei sentieri fra gli orti con la paglia. Indescrivibile l’eccitazione dei bambini con le carriole.
-la semina di bieta,carote, spinaci; il trapianto di cavoli, finocchi e insalate, l’annaffio e la protezione con la paglia.
Quando ci si riunisce per concludere la lezione, improvvisamente il cielo si è oscurato promettendo pioggia. In fretta e furia si predispone il laboratorio per valutare il grado di biodegradabilità delle sostanze presenti nel suolo. L’insegnante si fa carico di provvedere alla sua esecuzione a scuola, e. con grande premura, raccolti i bambini si riavviano verso la scuola.
E’ stata un’esperienza bellissima, ha detto l’insegnante Francesca, e noi condividiamo appieno il suo entusiasmo e quello dei bambini.
Ma c’è stata anche una nota in più, che, quando capita, ci ricompensa e dà il senso a questo nostro impegno. Mentre si lavorava è arrivato Elia, un bambino più grande e serissimo che aveva partecipato anni fa ad un corso di “Piccolo ortista” conquistandosi il riconoscimento di “Piccolo ortista provetto” per la sua frequentazione assidua. Non era andato a scuola ed era passato agli orti per vedere se per caso ci fossimo. Si è aggiunto a noi e ci ha aiutato nel lavoro.