Nel Parco Garbatella

Gli Orti Urbani Garbatella

Origine e sviluppo

L’iniziativa degli orti urbani trova spunto nell’ambito della battaglia portata avanti dal Circolo Garbatella di Legambiente per la realizzazione di un parco nell’area verde di via Rosa Raimondi Garibaldi a Roma, il cui progetto, pur fatto proprio dall’amministrazione comunale, non è ancora giunto a compimento.
Nell’autunno del 2009, il Circolo Garbatella, su sollecitazione dell’associazione di quartiere Casetta Rossa, decise di partecipare al bando messo a punto dalla Provincia di Roma per la realizzazione di orti urbani proponendo di realizzarli all’interno della stessa area verde, come presidio del nascendo parco ancora esposto al rischio di edificazione, almeno nella percezione dell’associazione. Un’opera importante su un suolo degradato (per la realizzazione degli orti è stata effettuata la bonifica dei terreni) che ha suscitato soddisfazioni inaspettate e stimolato ancor di più la partecipazione dei cittadini del quartiere a un progetto che rischierebbe altrimenti di rappresentare solo il sogno utopistico di pochi appassionati.
In realtà, il Circolo Garbatella, con la costituzione di un coordinamento con altre realtà del quartiere per la realizzazione degli “Orti Urbani a Garbatella”, è riuscito a coinvolgere un complesso di Comitati con cui affrontare anche il compito di gestire formalmente l’intera area verde, secondo una convenzione proposta al Comune di Roma la scorsa estate 2011, il cui contenuto in dettaglio si sta definendo in questi mesi con l’amministrazione.
I primi 15 orti sono stati inaugurati nella primavera del 2010 e da subito non solo si è creata quella “socialità spontanea” tra gli “ortisti” e la rete di familiari, ma la presenza stessa degli orti si è rivelata un polo di attrazione formidabile per occasioni di festa aperte a tutto il quartiere, oltre che alle scuole della zona, coinvolte direttamente nella gestione di due orti didattici, e per l’organizzazione di corsi di formazione di tecniche botaniche e agricoltura biologica (permacultura).
Nel frattempo, prosegue l’attività di bonifica del terreno contiguo, sempre a cura del Circolo Garbatella, allo scopo di estendere la superficie a orto, incrementando così gli “ortisti” coinvolti.
Il parco, a differenza degli orti, ha una storia più lunga e accidentata e nasce dalla volontà di preservare a verde urbano le aree lungo la trafficata Via Cristoforo Colombo che il Comune di Roma nel 1992 intendeva destinare all’insediamento di un centro congressuale con strutture recettive.
Le preoccupazioni, legate alla vivibilità del quartiere e all’abbattimento del patrimonio arboreo, indussero associazioni e cittadini a costituire un Comitato “Insieme per una città nuova” che elaborò due proposte di iniziativa popolare (l’una per le aree pubbliche, l’altra per quelle private) allo scopo di destinare a verde le aree non ancora edificate. Le due delibere, forti della raccolta di circa 12.000 firme, furono presentate all’Amministrazione comunale nel luglio 1993 e approvate dal Consiglio Comunale alla fine del 1996, dietro pressione del Comitato e delle Associazioni ambientaliste.
In attesa che l’amministrazione desse esecuzione alla delibera riguardante l’area privata di Via Rosa Raimondi Garibaldi, portando a compimento le procedure di legge per la sua destinazione a parco attrezzato, il Circolo Garbatella ha adottato informalmente l’area, svolgendo negli anni numerose iniziative di miglioramento, realizzando l’area bimbi e il campetto da gioco e piantumando alberi, gestendo le piante per garantirne l’attecchimento e la crescita ottimale, addirittura bonificando parte dei terreni per la creazione degli Orti urbani e didattici.
L’area già trasformata a parco occupa attualmente 15.000 mq circa dei 38.400 mq disponibili (6.600 mq dei 45.000 mq complessivi sono interessati dai lavori di costruzione di un parcheggio interrato sulla cui copertura verrà trasferito l’adiacente mercato rionale) e 1.900 mq è la superficie dedicata oggi agli Orti.
Nel frattempo, con alcune interruzioni, dato l’avvicendamento tra le diverse giunte, l’ultima amministrazione comunale ha approvato nel 2010 il “Progetto definitivo per la realizzazione dell’area verde di via Rosa Raimondi Garibaldi” con uno stanziamento di circa un milione di euro inizialmente messo a disposizione dalla Regione Lazio, ma successivamente cancellato. A oggi, l’Assessore all’Ambiente del Comune di Roma si è impegnato a realizzare il progetto del parco di fronte ai cittadini in occasione dell’ultima “Festa dell’Albero” organizzata annualmente dal Circolo Garbatella nell’ambito delle iniziative istituzionali di Legambiente sull’intero territorio nazionale. La precarietà dei nuovi fondi annunciati (800.000 euro) fa però sorgere incertezze sui tempi effettivi di realizzazione del parco. Per questo motivo il Circolo Garbatella con le altre associazioni e i cittadini continua nell’opera di bonifica e di realizzazione del Parco, secondo il progetto originale.

Organizzazione

Il Circolo Garbatella di Legambiente, promotore e capofila dell’iniziativa del parco e degli orti urbani, nasce nel 1993 e può contare su circa 90 soci, di cui una trentina più attivamente coinvolti nel progetto di realizzazione del parco nell’area verde di via Rosa Raimondi Garibaldi, con gli orti a rappresentare un prezioso tassello.
Gli orti finora realizzati sono 15, inclusi due orti didattici destinati all’attività delle scuole elementari del quartiere, uno gestito direttamente dal Circolo Garbatella e l’altro dall’associazione Casetta Rossa (una sorta di circolo culturale che nella propria sede nel quartiere propone e organizza attività per bambini e cittadini).
Il gruppo degli “ortisti” è coordinato da un Comitato di gestione interno. Alla creazione e gestione degli orti, oltre ai soci del Circolo, hanno dato comunque un contributo importante anche attivisti dei comitati del Coordinamento orti urbani e i componenti del Comitato di gestione degli Orti urbani.
L’attività del Circolo non è conclusa e, grazie alla creatività e intraprendenza dei soci e dei partecipanti all’esperienza degli orti, è stato possibile avviare la bonifica di altre porzioni di terreno adiacente, per incrementare gli appezzamenti di orto e per estendere la zona esterna agli orti con l’ampliamento del frutteto. A questo scopo, e nell’ambito delle iniziative di riuso e riciclo, è stata utilizzata la terra messa a disposizione gratuitamente al termine di una mostra-giardino allestita al MAXXI (Museo nazionale delle arti del ventunesimo secolo) di Roma. In generale, l’intento è quello di procurarsi materiale utile al parco attraverso donazioni (di terra, alberi, ecc.) o organizzando eventi, feste e cene sociali per la raccolta di fondi. È inoltre prevista la realizzazione di un impianto di raccolta delle acque piovane e di un piccolo impianto fotovoltaico, mentre è già stato installato un compostatore per il riciclo di rifiuti vegetali che vengono trasformati in concime naturale (nella produzione di ortaggi è infatti vietato l’uso di pesticidi e concimi chimici). Con riferimento ai costi, la spesa complessiva sostenuta dal Circolo da settembre 2009 a dicembre 2011 è stata pari a circa 7.000 euro, escluse le spese per la recinzione degli orti e per l’impianto di irrigazione, anticipate da altre associazioni e rimborsate dalla Provincia di Roma.

Metodo di intervento e caratteristiche distintive

La realizzazione degli Orti Urbani, secondo quanto riportato dal blog del Circolo, nasce grazie a un felice connubio tra caso (il bando della Provincia di Roma) e necessità (l’esigenza di continuare a presidiare l’area verde con iniziative di fruizione e sensibilizzazione), che l’Associazione ha saputo interpretare e cogliere come utile opportunità.
Gli Orti urbani di Garbatella hanno comunque una valenza molto positiva anche di per sé e si caratterizzano per due elementi specifici nel panorama cittadino di Roma.
In primo luogo, sono orti “non comunali, ma comunitari” rivolti cioè non a un’unica categoria di utenti, secondo una prassi diffusa a livello di regolamenti comunali (generalmente i destinatari sono anziani in pensione), ma a un mix molto eterogeneo e stimolante per le relazioni che si instaurano: cittadini comuni, giovani disoccupati o con lavori precari e saltuari, cassa-integrati, pensionati, ex carcerati, in un interessante rapporto intergenerazionale, che non nasconde piccoli attriti (nella gestione degli orti … alcuni curati con perizia da botanico altri più “anarchici” …), ma che abitua a gestirli all’insegna di quella condivisione e recupero di rapporti genuini, sperimentando un “modo diverso di vivere in cui il bene collettivo diventa di per sé piacere personale”.
In secondo luogo, sono gli unici orti urbani in senso stretto, cioè insediati nel tessuto cittadino nelle vicinanze del centro e non nelle aree periferiche della città, a dimostrazione che “orto è bello anche a ridosso di case e strade”. Queste peculiarità del modello organizzativo hanno destato molto interesse nella cittadinanza, tanto che gli orti urbani di Garbatella hanno ispirato ad esempio l’iniziativa molto suggestiva di 25 combattivi ex dipendenti di Agile ex Eutelia I.T. che, licenziati, hanno ottenuto di coltivare a orto un appezzamento di 3.000 mq nello spazio annesso all’Istituto agrario Garibaldi (spazio messo a disposizione dalla Provincia di Roma che ha approvato e finanziato il progetto), partecipando alla vita scolastica e interagendo proficuamente con professori e studenti.
L’obiettivo che guida le iniziative del Circolo Garbatella resta sempre la realizzazione del parco e questo stimolo, a fronte della penuria di fondi pubblici, incoraggia iniziative originali di raccolta fondi, come il lancio della Campagna di “Azionariato popolare” con lo slogan “Cinque euro per adottare un metro quadro di parco”, che in pochi giorni di pubblicizzazione ha portato all’adozione di 500 mq da parte dei cittadini. L’attività di attrezzare il parco, infatti, prosegue come iniziativa spontanea del Circolo, in una sorta di accordo tacito con l’amministrazione comunale, proprietaria dell’area, e in attesa dell’affidamento, da tempo annunciato, che formalmente deleghi e precisi i compiti dell’Associazione nella gestione del Parco. A
ccanto agli orti, al di là del sentiero che accoglie i visitatori, a impreziosire il parco, infatti, è stato recentemente inaugurato un giardino zen dalle linee essenziali, intitolato alle vittime del terremoto giapponese dello scorso marzo, sorprendentemente intatto a distanza di mesi e preservato dalle odiose incursioni vandaliche (di cui purtroppo l’area, non essendo presidiata, saltuariamente soffre). Anche per questa iniziativa, l’associazione, che è in grado di attivare e mettere a frutto l’opera di tanti volontari, alcuni impegnati più stabilmente, altri occasionali, grazie alla coerenza dimostrata nel perseguire il proprio obiettivo, ha sfruttato le competenze di un socio, appassionato di giardini zen, che a sua volta ha potuto dispiegare con soddisfazione le proprie abilità in un progetto “vero”. È lo scambio reciproco che arricchisce volontari e utenti del servizio (parco), reso possibile e attivato dalla presenza di associazioni che fungono da “catalizzatori” di buone pratiche, volte a intercettare esigenze, espresse più o meno esplicitamente dai cittadini, e a difenderle strenuamente in assoluta coerenza.

Rapporti con gli enti pubblici

L’area verde di via Rosa Raimondi Garibaldi è caratterizzata da una storia lunga 18 anni piuttosto tribolata e incerta, ma il Circolo Garbatella, battagliero e determinato, non ha mai cessato di perseguire l’obiettivo di realizzare il parco, anche a fronte di un atteggiamento non sempre coerente dell’amministrazione pubblica, attraverso iniziative “dimostrative” di “occupazione benevola” dell’area con interventi di ripristino e/o di messa a dimora di piante e attrezzature.
A oggi, il Comune di Roma, Assessorato alle Politiche Ambientali e Agricole, ha fatto proprio il progetto elaborato dalle associazioni e dai cittadini, anche se non ha ancora dato avvio ai lavori di sistemazione.
A fronte di questa incertezza, in particolare nella disponibilità dei fondi necessari alla esecuzione del progetto, il Circolo Garbatella di Legambiente ha deciso di proporre al Comune di Roma un contratto di affidamento diretto per la gestione dell’area di durata annuale rinnovabile (a costo nullo per l’amministrazione), offrendo anche l’impegno di realizzare il parco nei prossimi anni, secondo il progetto originale, ri-elaborato per includere gli orti, ultimando così i lavori di bonifica e sistemazione, con fondi propri e/o di sponsor coinvolti ad hoc.
L’iniziativa di adozione dell’area, inoltre, prevedendo la collaborazione dei comitati e delle associazioni di quartiere, risponde anche a un ulteriore obiettivo di più ampio respiro, favorendo quella “partecipazione dei cittadini, comitati, scuole alla manutenzione di spazi verdi di proprietà comunale”, educando al rispetto e tutela dei beni comuni e favorendone la libera e responsabile fruizione. Lo sforzo richiesto ovviamente sarebbe ingente, ma potrebbe portare finalmente a ultimare il parco, dopo quasi 20 anni di battaglie, superando anche quella ambiguità nei rapporti con l’ente pubblico. Il contratto dovrebbe essere in via di definizione in questi mesi.

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